domenica 27 dicembre 2015

Essential Stevie Wonder



Molti artisti, in particolar modo gli interpreti della soul music, sono apparentemente sconosciuti e/o dimenticati dal grande pubblico, che ha consapevolezza a stento dell'esistenza di alcuni, non riuscendo a fornire comunque un breve elenco dei brani più rappresentativi.

Ritengo che questa premessa riesca a fotografare l'attuale dimensione musicale di Stevie Wonder, musicista magari conosciuto ai più, ma la cui opera resta in parte dimenticata, sminuendo l'esatta portata del valore innovativo della sua musica.


Molti suoi brani li abbiamo ascoltati, senza saperlo, in spot ed in numerose colonne sonore, tra cui spicca l'enorme successo di I Just Called To Say I Love You, tratto dalla Signora in Rosso, divertente commedia anni 80.
Ci sono artisti la cui presenza è talmente persistente nella nostra vita, nei nostri ricordi, da sminuirne in qualche modo la grandezza.

Indubbiamente Stevie Wonder, per alcuni aspetti compositivi, ha dato un con­tri­bu­to molto importante alla musica contemporanea, riuscendo a contaminare ed arricchire il Pop, mi­sce­lan­do Soul, Funky, Jazz e R&B



Piccola premessa, la nascita del musicista Stevie Wonder è stata preceduta dall'affermazione di Little Stevie, periodo musicale nel quale era già possibile intravedere le potenzialità del Grande Stevie, po­li-stru­men­ti­sta dal ta­len­to na­tu­ra­le, che cavalcherà 40 anni di musica.

Nella playlist proposta abbiamo cercato di riassumere la carriera e le varie fasi dell'artista, omettendo sicuramente brani significativi, con la consapevolezza che l'unico modo per conoscerlo veramente è assistere ad un suo concerto.

Negli ultimi anni, due live mi hanno particolarmente colpito - e ve li consiglio - Live At Last, tenutosi a Londra nel 2008, e Rock In Rio IV del 2011.
Buon ascolt e buona visione... 
#siamoinonda !!


sabato 12 dicembre 2015

I giganti gentili della musica rock

Creare una Playlist sui generi Prog-Rock e Rock Psichedelico non è cosa semplice. Ad escludere un brano dalla compilation o scegliere un gruppo al posto di un altro, sembra di fare peccato, un torto ad una band che ha segnato la storia della musica (poco) leggera.
Di certo mi accorgerò fra qualche settimana, o mi farete notare facendomi sentire incompetente nel campo della musica, che avrei potuto mettere questo brano o quello, piuttosto che citare un gruppo in questo articolo.
Questa premessa è fondamentale, perché la difficoltà nel selezionare i brani è stata davvero elevata e ha necessitato di un riascolto, molto piacevoli, di dischi fondamentali nella storia della musica rock.
La Playlist si potrebbe aprire con i Beach Boys, che, per quanto distanti dal fenomeno Prog e Psichedelico, sono stati i primi a sfruttare lo studio di registrazione come luogo in cui sperimentare nuove sonorità ed aprirsi all'utilizzo di strumenti differenti da quelli tradizionalmente utilizzati. La loro esperienza è stata poi raccolta dai Bealtes e, come ogni attento ascoltatore di musica sa, da quello è nato il nuovo sound dei Fab Four e che portò alla realizzazione di "Sgt Pepper's Lonely Heart Club Band". La citazione Beatles è fondamentale, visto che su Spotify non esiste un profile della band di Liverpool e per questo nessun brano, compresa "Lucy In The Sky With Diamond"  verrà mai introdotto in questa Playlist.
Questo è il Big Bang di un fenomeno che raccoglie proseliti sia in Europa che negli Stati Uniti, portando molti musicisti ad uscire dal loro guscio e presentarsi al pubblico mostrando il loro talento.
Di fatto i due fenomeni, Prog e Psichedelico, sarebbero 2 cose distinte. Con il primo, il Pro-Rock, cosa quasi esclusiva dell'Europa, e lo Psichedelico diviso a metà fra il Vecchio Continente e gli Stati Uniti.Teoricamente una via di separazione potrebbe essere inquadrata sull'uso e abuso di sostanze ad azione psicotropa da parte dei musicisti. Allora, se il brano, o l'intero album, scaturisce da visioni magnifiche che si materializzano a seguito dell'assunzione di derivati dell'acido lisergico, quella è musica Psichedelica, altrimenti è Prog. Nella realtà sappiamo benissimo che il consumo di certe sostanze da parte degli artisti degli anni 60 - 70 era talmente diffuso, che forse tutta la produzione musicale del tempo è stata creata in qualche laboratorio di sintesi non proprio lecito. La mia posizione è quella di non far caso al fatto che si tratti di Prog, Psichedelico o cose del genere e non lasciare che un sostantivo rinchiuda in un carcere ideale una fantastica produzione musicale alla cui base c'era un forte senso di libertà. D'altronde alcuni gruppi si esprimono con un linguaggio psichedelico in una loro prima fase e poi procedono verso il Prog, abbracciando un altro fenomeno tipico di quegli anni, quello dei concept album. È quello fanno i Pink Floyd, che fino a quando il fantasma di Syd Barret aleggia sulle teste degli altri componenti, suonano Psichedelico e che ad un certo punto realizzano "Dark Side of The Moon", forse più Prog che Psichedelico. C'è poi la questione di quei gruppi Psichedelici che si separano e originano dei gruppi Prog. Questo è il caso degli Yes, che si originano dalla scissione di 3 gruppi psichedelici.
Anche la copertina del disco è un'opera d'arte e deve essere adeguata  al contenuto del disco. Qui un particolare dell'album dei  Genesis "Selling England By The Pound" curato da Betty Swanwick.
Insomma che sia Progressivo o Psichedelico, questo periodo musicale è ricordato dagli appassionati come il più prolifico per la musica, ma soprattutto è stato il momento in cui la qualità della musica proposta e la quantità dei dischi venduta coincideva, cosa che non succederà mai più nel mondo artistico-musicale in cui l'importanza del ricavato supera di molto l'importanza dei contenuti.



Altro profilo mancante su Spotify è quello di King Crimson,
 in questo video una esibizione live del gruppo, col brano che
 apre il disco "In The Court Of The Crimson King"



Dopo tante parole, in fondo a tutto, a voi la Playlist. Buon ascolto!

mercoledì 2 dicembre 2015

Guest Selection - Part II

Con questo siamo già al secondo capitolo "Guest Selection", ancora l'amica Martina che ci ha preso gusto e per il blog è un piacere ri-pubblicarle una recensione.
Ecco un altro album che amo.
Black Sands-Bonobo.
Nonostante non sia una fautrice dell'elettronica, questo album è riuscito a trasmettermi ottime emozioni, tanto da annoverarlo tra i miei album preferiti in assoluto.
Album decisamente vario, non monotono, adatto a diversi momenti della giornata...
Contiene pezzi "notturni" (come Black Sands), collaborazioni importanti (Andreya Triana, artista dalla voce stupenda ed estremamente sensuale), pezzi che sono adatti alla corsa poichè il ritmo è trascinante e spesso molto coinvolgente, quindi perfetto per questo scopo (tra le altre spicca "We Could Forever").
Insomma..
Un album a mio avviso molto interessante.
Buon Ascolto!

Album 2015

1) The War On Drugs - Lost In The Dream
post 11/10/2015 


3) The Last Hurrah!! - Mudflowers 
post 17/10/2015


5) Adem - Seconds are acorns
post 26/10/2015

6) The Alan Parsons Project - I Robot
post 27/10/2015

7) Jamie Woon - Making Time
post 5/11/2015

8) Thievery Corporation - Culture of Fear 
post 18/11/2015

9) Dark Side of The Moon
post 27/11/2015

10) Titus Andronicus - The Most Lamentable Tragedy 
post 30/11/2015


post 2/12/2015