La musica fornisce splendide occasioni di incontro, racconta storie, suscita emozioni: elementi che si fondano con l'obiettivo che qui ci siamo prefissati, ovvero condividere i nostri ascolti e scoprirne di nuovi.
Ogni tanto offriamo il nostro spazio su questo blog a chi ha voglia di darci una mano, di svelarci una piccola porzione della "sua" musica, ringrazio ancora QueenForeverBlog per il loro articolo (qui).
Oggi ospitiamo i ragazzi di staimusic.com e le loro riflessioni sonore, una interessante analisi sul ruolo della musica e sul contrasto che riesce ad esternare.
Passo il microfono, o per meglio dire la tastiera :-)
"La bellezza di dare gas con l´acceleratore e ritrovarsi di fronte un paesaggio mozzafiato...questa è libertà"
Lato A – Il sogno, belle canzoni rockeggianti che illudono
Questa playlist vuole riprodurre l'aspetto sano di quel sentimento di rabbia repressa - tipico del Rock - che si fomenta ogni mattina sulle vie cementate delle città, che contrasta pungente col sogno americano “on the road”, fatto di strade libere e canzoni indipendenti.
Stiamo, in fin dei conti, inconsciamente vivendo una nuova forma di schiavitù, non più manipolata e forzata, ma puramente volontaria. Ogni mattina consci della tortura che ci spetta, scendiamo col nostro secchiello di acqua calda, tremanti buttiamo il liquido bollente sul vetro ghiacciato e insicuri ripetiamo gli stessi orribili passi: entriamo in macchina, ci leghiamo la cintura, mettiamo in moto e con la mano destra accendiamo la radio.
Il flusso sonoro sarà una unica piatta colonna sonora di quel lungo tragitto che ci porta dritto alla nostra scrivania e che ci mangia costantemente i minuti alla nostra triste vita.
Cerchiamo di darci la carica, ci sproniamo a vicenda, soli in macchina, insieme nelle code mattutine.
Mentre la grigia neve ai bordi della strada e la nebbia sul parabrezza catturano la nostra attenzione, entra dagli spifferi un freddo che contrasta con il calore che cercano di darci le voci monotone della radio.
Ci lamentiamo silenziosamente, ma siamo schiavi di questa eterna falsa solidarietà sonora e ogni mattina ci ritroviamo lí, dietro i fari di un´altra macchina, inscatolati e ipnotizzati dalla musica che fuoriesce dallo stereo.
Questa playlist vuole riprodurre quel sentimento.
Canned Heat - On The Road Again
Free - All Right Now
Doors - Roadhouse Blues
Iggy Pop - The Passengers
David Bowie - Rebel Rebel
Talking Heads - Psyco Killer
Steppenwolf - Born To Be Wild
Lato B – La fredda realtá, banali canzoni pop che ci sorvegliano
Adele - Rolling In The Deep
Rihanna - Diamonds
David Guetta ft Sia - Titanium
Madonna - Ray Of Light
Cher - Believe
Natalie Imbruglia - Torn
Questo lato B é volutamente e ricercatamente un elogio alla Radio attuale:
una schifezza pop.
Indegnamente ci danno uno schiaffo commerciale che ci
presenta la realtà come é, senza troppe illusioni: una accozzaglia di input
rapidi e continui che non lasciano tempo alla nostra mente di rilassarci e di
pensare. Ma siamo sempre spremuti da continui e ininterrotti messaggi che
saturano il nostro cervello. Oramai non siamo piú neanche capaci di leggere un
libro e di immaginarci storie. Questa é la nostra torbida schiavitú.
Realizzare la nostra repressa situazione é come renderci conto di un amore
finito. Qualcosa che ci é stato tolto senza la nostra volontá: la idea di
libertá.
Lato C – Triste pezzo finale
“So che un giorno avrai una splendida vita, So che sarai il sole nel cielo di qualcun altro, ma perchè Perchè, perchè non può essere, non può essere il mio”
Pearl Jam, Black