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martedì 2 febbraio 2016

30 ANNI, ma SempreVerdi

I Green Day, gruppo sempregiovane, compie 30 anni. Malgrado il primo disco "1039/Smoothed" sia datato 1990, la band si forma, col nome di Sweet Child, a Berkeley nel 1986 ad opera di Billie Joe Armstrong, Mike Dirnt, Sean Hughes e Raj Pinjabi. Già nel 1987 Sean Hughes non crede più nel progetto e molla la band, lasciando il posto di bassista a Mike Dirnt. Anche Raj Pinjabi decide di lasciare il gruppo e viene sostituito da John Kiffmeyer (detto Al Sobrante). Il nome Green Day viene adottato dai ragazzi californiani nel 1989. L'anno successivo è Al Sobrante che decide, per motivi di studio, di mollare il gruppo, il suo posto verrà preso da Frank Edwin Wright III, più semplicemente conosciuto con il nome di Trè Cool. Da questo momento la formazione non cambierà più e vedrà alla voce/chitarra Billie Joe Armstrong, al basso Mike Dirnt e alla batteria Trè Cool. Nel 2012 si aggiunge un sideman al gruppo, ormai considerato il quarto membro dei GD: Jason White.
Al primo disco appartengono brani come "Green Day" e "At The Library", in cui sia il sound, che le liriche sono manifestamente di natura adolescenziale.
Il successo arriva con "Kerplunk", disco del 1992, il primo con Trè Cool alla batteria, che garantisce alla band l'attenzione delle major. Nel disco sono presenti brani come "Welcome to Paradise" e "My Generation",cover degli Who.
È col terzo disco, "Dookie", che I Gd sfondano anche e soprattutto grazie al brano "Basket Case",adottato dalla emittente Mtv come un vero e proprio inno. Nello stesso Lp appaiono altri brani noti del gruppo, uno su tutti "When I Come Around".
"Insomniac" e "Nimrod" gli album usciti nel 1995 e nel 1997 sono un mezzo passo falso per i GD perché non riescono a ripetere il successo di "Dookie", anche se da quelli escono brani come "Brain Stew", inserita nella bella colonna sonora di un film tremendo come "Godzilla", "King For a Day", spesso presente nella scaletta dei concerti, e, soprattutto, un cavallo di battaglia come "Good Riddance (Time of Your Life)", oggi uno dei titoli più apprezzati dai fan.
Nel 2000 è il turno di "Warning", che, oltre alla title track, contiene un brano come "Macy Day Parade", in cui i GD si interessano un po' più del sociale.
Insomma i ragazzi mostrano di crescere ed infatti nel 2004 esce un disco "maturo", ovvero il concept album, dichiaratamente ispirato a Tommy degli Who, "American Idiot". 
I lavori successivi, "21st Century Breakdown", "¡Uno!", "¡Dos!", "¡Tres!", usciti fra il 2009 ed il 2013, sono stati un discreto successo in fatto di vendite, ma sicuramente non dei grandi prodotti da un punto di vista qualitativo. 
In fondo i GD, che oggi sono dei quarantenni, non sono mai usciti dalla fase adolescenziale e questo si ritrova spesso nelle loro canzoni, e il meglio di loro lo danno sul palco. È durante i concerti che conquistano i fan e, a dimostrazione del fatto che la loro musica sia molto semplice, ormai è tradizione che durante le loro esibizioni invitino un fan a suonare sul palco assieme a loro (in basso un video in cui a suonare è un piccolo fan di appena 9 anni). Ma durante i live i "ragazzi" non nascondono di essere fan a loro volta di altri, come The Who, Guns n Roses, Black Sabbath e Ac/Dc, e di essere cresciuti suonando le cover dei loro miti musicali come qualunque altro gruppo di adolescenti dentro ad un garage quando si marina la scuola.
Insomma in questo articolo non si vuole discutere sul valore artistico dei Green Day. Sono sicuro che ognuno di voi avrà una propria personale opinione a riguardo e sono altrettanto sicuro del fatto che l'opinione sia divisa quantomeno in due correnti di pensiero, da una parte i puristi del Punk che vedono i GD come una band sopravvalutata e troppo Pop per essere veramente Punk, dall'altra chi li considera una buona band che ha percorso la propria strada proponendo a tratti qualcosa di interessante. Che si appartenga al primo o al secondo gruppo si deve riconoscere a Billie Joe e compagni la passione con cui hanno affrontato il loro progetto nel tempo e che, in fondo, quel successo che hanno riscosso è meritato e da ricercare in quel loro modo sorridente di presentarsi sul palco ad ogni esibizione. 
A voi la Playlist dei Green Day e un paio di video tratti da youtube
che inquadrano il fenomeno Green Day



domenica 25 ottobre 2015

Una maledetta Domenica Punk!!



  1. Personality Crisis - New York Dolls
  2. Search and Destroy - Iggie Pop & The Stooges
  3. kick out the jams - MC5
  4. Born to lose - Johnny Thunders & The Heartbreakers
  5. I wanna be sedated - The Ramones
  6. Anarchy in the UK - Sex Pistols 
  7. My way - Sid Vicious 
  8. London Calling - The Clash
  9. What a Wonderful World - Joey Ramone
  10. Lust for life - Iggie Pop
  11. Gloria - Patty Smith
  12. See no evil - Television
  13. Fix yourself up - Dee Dee Ramone
  14. We're only gonna die - Bad Religion
  15. Another night - Rancid
  16. Repeater - Fugazi
  17. Don't leave me- Green Day
  18. I turned into a Martian - Misfits
  19. The kids aren't allright - The Offspring
  20. Smooth criminal - Alien Ant farm



Il Punk è un fenomeno musicale e non solo originatosi fra l'Inghilterra e gli Stati Uniti sul finire degli anni sessanta ed ancora esistente, anche se la massima espressione si è avuta verso la metà dei settanta. Il problema del Punk è che non puoi trattarlo come un normale genere musicale ed incastrarlo in un noioso articolo di un blog. Il Punk è il Punk, o lo ami o lo odi. Questo blog lo ama in tutte le sue forme o lo odia con tutte le sue forze. Fuori dalle righe, politicamente scorretto e pieno di parolacce. Un genere che rappresenta l'antimateria della musica, la contraddizione in note semplici e alla portata di tutti, oltre che uno stile di vita discutibile quanto volete. La Playlist forse farà schifo ai puristi, il vero punker avrà da ridire e dirà che manca questa o quella canzone o quel gruppo, a me non interessa, questa è la mia playlist Punk dalle origini fino ai tempi relativamente moderni. Una Playlist con le borchie e i piercing là dove non batte il Sole.

Se poi morite proprio dalla voglia di conoscere la storia, ci sono tanti dannatissimi blog e siti che la raccontano, andate a cercarla là!

Se avete voglia di ascoltare la Playlist ecco il link per Spotify.

Una memorabile esibizione
di
Sid Vicious.

Questo è il Punk!