Voi che siete dei veri intenditori di musica conoscete da anni il gruppo statunitense guidato da Patrick Stickles, sapete già che non fanno musica ellenica e che il loro nome proviene dal titolo dell'omonima tragedia di Shakespeare.
A differenza vostra, io ho scoperto solo in questi giorni il loro quarto ed ultimo album, caratterizzato da un ottimo Punk d'annata, stile Clash che fu.
Cosa che accomuna i miei AlbumDellaSettimana, è l'ascolto a rotazione continua, come avveniva in un epoca lontana lontana, quando ancora non esisteva quel ritrovato tecnologico che Voi chiamate Spotify ed ogni album era un piccolo tesoro.
Una rock opera in cinque atti per novantatré minuti di durata, The Most Lamentable Tragedy è un concept album composto da ventinove tracce, caratterizzate da una narrazione unitaria, tesa a raccontare il rapporto di un eroe senza nome alle prese con le proprie nevrosi.
Alla base dell'opera c'è un comune denominatore punk-rock, che viene rimodulato e/o arricchito da ulteriori elementi nell'evolversi della narrazione e nello dispiegarsi dei brani, con scelte musicali di alto livello ed una cura particolare dedicata all'ordine di riproduzione.
Lo so a leggere le ultime righe sembra un mattone recensito da un presuntuoso, ma vi garantisco che l'ascolto vi farà dimenticare le banalità che ogni tanto vi propino.
Buon Punk a tutti!
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