
A
seguito della rivoluzione Punk di
fine anni 70, però, il piacere della sperimentazione è andato via
via svanendo, lasciando un vuoto e facendo piombare la musica leggera
dentro il vortice del Pop, governato
dalle logiche delle classifiche e dalle dinamiche del mercato, per spingere il
"prodotto" musica a vendere al sopra di ogni valore
artistico.
Oggi
quel gusto psichedelico del rock resiste?
C'è
ancora qualcuno che cerca di scoprire nuovi suoni? C'è chi ha voglia
di sperimentare?
C'è
chi è ancora in grado di trasferire la propria fantasia dentro un
riff di chitarra?
Forse
si.
Forse
ci sono ancora personaggi capaci di utilizzare la propria
immaginazione per comporre un pezzo rock.
Parlo
di gruppi come i Black
Mountain che,
cresciuti ascoltando quei grandi interpreti del Rock, ad un certo punto, si sono trovati a scrivere e comporre per
conto loro alla maniera dei loro miti. In effetti dentro la loro musica è facile riconoscere piccoli frammenti di gruppi come:
In un periodo uggioso e poco innovativo per il Rock, il gruppo Canadese potrebbe rappresentare quel raggio di sole che gli appassionati cercano con insistenza.
Un rock coinvolgente e indipendente da tutte le mode, un suono che non ha paura di osare. Delle composizioni che non tengono conto del concetto di tempo, ignorando il fatto che un brano rock dovrebbe stare dentro i cinque minuti.
Una
band che si diverte a fare del sano Rock alla vecchia maniera, che questo blog è felice di celebrare, visto che il loro ultimo lavoro (pubblicato Aprile 2016) è passato quasi inosservato. La Playlist di oggi è interamente dedicato a questo gruppo e si chiude con il brano "Mothers Of The Sun" traccia numero 1 del disco"IV", l'ultima fatica dei canadesi.
BUON ASCOLTO