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sabato 23 gennaio 2016

Album della Notte 3a - SaffronKeira Synecdoche


Dopo aver vagato verso altre sonorità, torniamo finalmente alle atmosfere notturne, che fin dall'inizio di questa esperienza avevano caratterizzato le nostre selezioni musicali.

La scelta di questo album deve essere considerata la naturale prosecuzione delle prime due parti della sezione "AlbumDellaNotte", dove avevamo ascoltato i The Last Hurra!! e Benjamin Clementine; in questo caso a colpirci è stata l'estrema eleganza che contraddistingue l'album di SaffronKeira.

Breve parentesi, chi è o chi sono o cosa sono SaffronKeira? Visto che per la prima volta Wikipedia non è corsa in nostro aiuto, abbiamo dato uno sguardo alla meta preferita di ogni stalker digitale, Facebook, qui le nostre domande hanno trovato le attese risposte: SaffronKeira è un progetto partorito nel 2008 dalla geniale mente di Eugenio Caria - l'alter ego di SK -, caratterizzato da una estrema libertà creativa, come testimoniano anche i lavori precedenti all'album oggi proposto.
L'album si compone di 11 tracce, molto diverse tra loro (dall'elettronica al TripHop), di cui ben 9 frutto di collaborazioni con altri artisti che accentuano l'eterogeneità del risultato finale.
Ma adesso silenzio, lasciamo spazio alla musica ed alle sue atmosfere.
Buon ascolto notturno!
P.S. copertina a schermo intero dovuta quale migliore interpretazione del concetto AlbumDellaNotte!

martedì 20 ottobre 2015

Quelli della notte 2a - Benjamin Clementine



At Least For Now su Spotify



Scrivo questa scheda di getto, mentre sto ascoltando l'opera prima di Benjamin Clementine, artista emergente quasi ignorato dalla grande distribuzione.

Quello che traspare sia dalle prime note è l'autenticità dell'artista, fortemente influenzato dalle proprie origini e dalle proprie esperienze di vita: nella sua musica c'è il Ghana, l'Inghilterra, la Francia, i luoghi dove ha vissuto ed ha affrontato le difficoltà di chi crede nella propria musica, quando si è il solo a farlo.

Musicalmente valido, sin dalle prime note, ci si rende conto che lo strumento che primeggia, accanto al piano, agli archi ed ai violini, è la potente voce di Benjamin, che decanta i propri versi, calandosi nel ruolo di poeta del XXI secolo che coinvolge emotivamente l'ascoltatore.

È un ascolto che spiazza, ora si avvicina alla soul music di Nina Simone, ora si sposta sui timbri della canzone francese di inizio '900, senza mai deludere e/o ammiccare al l'ascoltatore con scelte "pop-commerciali".

In cuffia suona
Gone, perfetta per chiudere ed augurare un buon ascolto notturno.

sabato 17 ottobre 2015

Quelli della notte.



Ho trovato l'America...in Norvegia!
Nulla di particolarmente originale, un country moderno forse già sentito, ma ascoltarli è un vero piacere.

Le vocalist statunitensi riescono ad ingannare in merito alla nazionalità del progetto - un insolito country all'americana Made in Norvegia (?!) - ben suonato, che catapulta l'ascoltatore nelle polverose strade del West, grazie anche all'uso sapiente, in chiave moderna, dell'armonica.

Una delle più interessanti uscite di questo 2015.