venerdì 20 novembre 2015

Lo Ska conquista il Mondo



In Giamaica sul finire degli anni 50 era possibile ascoltare le frequenze radiofoniche provenienti da New Orleans o da Miami. Vecchie radio dal suono mono diffondevano in tutta Kingston i suoni delle grandi orchestre jazz, mentre fuori, all'aperto si svolgevano grandi feste in cui si suonavano brani appartenenti al genere Mento, figlio della tradizione musicale africana. Dalle stesse frequenze arrivavano gli altri suoni degli States, come il Blues e il neonato Rock and Roll.
Fu in questo contesto che i musicisti giamaicani cominciarono a produrre un suono tutto loro, che condensava tutte queste sonorità e influenze in un solo genere. Era nato lo Ska, una musica allegra e socialmente impegnata, soprattutto agli inizi, che ben presto conquisterà il Mondo.


Il primo brano della playlist di oggi, di Ernest Ranglin, pioniere del genere, ha una forte connotazione jazz, a testimonianza di quanto scritto prima. Alla stessa maniera nei brani successivi, quelli di Prince Buster e dei Blues Buster's si sente l'influenza del Rock and Roll e del Blues.
Passato questo primo periodo di rodaggio, lo ska assume una dimensione propria, emancipandosi da altre forme musicali e trasformandosi fino ad essere esso stesso genitore di altri movimenti musicali: il Rocksteady e il Reggae, senza però essere sostituito da questi e resistendo fino ai giorni nostri. Negli anni 60 approda in Inghilterra, viene ribattezzato Bluebeat e diviene un fenomeno planetario. Sembra morto e sepolto sotto i colpi del Rocksteady e, soprattutto, del Reggae e invece resuscita. Sul finire degli anni 70, sempre in Inghilterra gruppi come i Madness, gli Specials e i The Selecter, prodotti dalla 2 Tone recuperano il sound Jamaicano e rilanciano lo Ska. Anche l'Italia ha dato il suo apporto e si è lasciata coinvolgere dal ritmo allegro arricchito dalla sezione dei fiati. Il Mondo è conquistato, la missione è compiuta e non ci resta che ascoltare, come al solito, a tutto volume!

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